Thiuda
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John Argyropoulos
https://templeofzeus.org/personalities/argyropoulos.phpGiovanni Argiropulo
Grande insegnante
(Foto 1)
Giovanni Argiropulo, noto anche come Giovanni Greco, è stato un illustre accademico Greco e traduttore che ha portato gran parte degli scritti di Platone e Aristotele nell'Italia rinascimentale traducendoli in latino. Fu anche un importante insegnante e accademico di rilievo che servì gli Dèi nell'aiutare gli iniziati dell'Accademia Fiorentina. Lo onoriamo intensamente per i suoi sacrifici nell'aiutarci ad abbandonare l'apice del potere nemico.
GIOVINEZZA
Argiropulo era conosciuto come un prodigio fin dalla tenera età e divenne presto un insegnante e diacono di una certa notorietà a Costantinopoli. In giovane età, divenne deputato del despota di Morea, dove apprese di Pletone.
La conoscenza del Cristianesimo di Argiropulo potrebbe essere descritta come enciclopedica. Poteva attingere liberamente da entrambi i lati della chiesa e, da uomo altamente colto, sfruttava ogni possibilità di comprendere sia le fonti Greche che quelle Latine in un modo nuovo. Ironia della sorte, fu questa sua profonda conoscenza che iniziò a condurlo internamente lontano da entrambe le chiese e verso il potere nascosto, un processo che si intensificò man mano che tornava a Costantinopoli.
A questo punto, Costantinopoli era sul punto di essere conquistata dai Turchi Ottomani che erano diventati la forza dinamica della penisola Balcanica. Il livello di degrado civico nella grande città vedeva Argiropulo come estremamente pericoloso. Oltre a ciò, ricevette un'accoglienza gelida quando tornò a casa, poiché molti ortodossi che agivano sotto l'autorità del Patriarcato Ecumenico lo consideravano un eretico per il suo ruolo nella missione a Firenze.
CONCILIO DI FIRENZE
Nel 1438 fu scelto per diventare uno dei membri inviati al Concilio di Firenze per unire la Chiesa ortodossa con la Chiesa cattolica Romana. Divenne socio di Pletone. Per cinque anni studiò teologia a Firenze presso l'Università di Padova, diventando infine dottore in materia.
Gli sembrò del tutto assurdo che, alla vigilia della distruzione dell'Impero Romano, ci fosse ancora un ossessivo conflitto religioso. D'altra parte, in Italia, si era guadagnato un certo prestigio presso la Chiesa nel suo ruolo al Concilio. Questa reputazione che si guadagnò gli permise di agire sotto un certo velo di mistero quando operava nei gruppi di apprendimento dell'Accademia Fiorentina. Da "convertito" provato, aveva un certo credito sociale che i nativi che indulgevano nel Platonismo non avevano.
Sotto l'egida di Cosimo de' Medici, divenne anche capo dell'erudizione Greca presso lo Studium Fiorentino, un dipartimento ufficiale dell'università della città. In tutto, tradusse in latino l'Etica Nicomachea, la Fisica, la Metafisica, il De Anima, gli Analitici posteriori, la Retorica e molti altri importanti testi Aristotelici, garantendone la sicurezza dopo il sacco di Costantinopoli.
IL GRANDE INSEGNANTE
Argiropulo ha anche tenuto molti discorsi agli studenti e li ha aiutati a comprendere gli aspetti più raffinati degli autori dell'antichità. Come insegnante a Firenze, insegnò a Lorenzo de' Medici e influenzò pensatori come Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Numerosi altri illustri studiosi provenivano dalla sua scuola come Palla Strozzi, Poliziano e Johann Reuchlin.
Gli insegnanti devono molto ai metodi di trasmissione della conoscenza di Argiropulo e al modo innovativo di affrontare la materia. Il suo corso all'università era considerato pionieristico, poiché i suoi studenti, prendendo appunti durante la lezione, tornavano poi a casa e gli presentavano le loro domande e preoccupazioni. Questo contrastava pesantemente con lo stile d’insegnamento dittatoriale e unilaterale dell'epoca, una tecnica che prese da Socrate stesso.
Poiché molti stavano reagendo contro la tradizione scolastica medievale di Aristotele, le sue traduzioni Aristoteliche contribuirono a bilanciare il predominio di Platone nella filosofia rinascimentale, che era in voga a causa delle elaborazioni di Pletone su di lui, e convinse molti Italiani che l'interpretazione scolastica aveva molti difetti. Le traduzioni hanno anche dimostrato che la continuità tra i due grandi autori era più di quanto si fosse ipotizzato.
L’impegno di Argiropulo nella traduzione di trattati scientifici contribuì rapidamente allo sviluppo della scienza nel suo complesso. Le sue traduzioni della Fisica e della Cosmologia di Aristotele furono un valido aiuto nella filosofia naturale del primo Rinascimento, gettando le basi per i successivi dibattiti scientifici che portarono alle elaborazioni di Galileo e Newton sulla fisica.
Si recò anche alla corte del Re Ungherese Mattia Corvino per insegnare Greco in quel regno, ma non vi rimase a lungo, tornando a Roma. Lo stimato maestro fu uno dei principali promulgatori dell'apprendimento e dell'insegnamento della lingua Greca in Italia intorno al Rinascimento, ruolo che continuò a svolgere fino a un'età avanzata e in condizioni di estrema povertà, dovendo contare sulla sprezzante "assistenza" di Sisto IV che lo lasciò in gravi difficoltà tanto da essere costretto a vendere strumenti musicali.
Bibliografia:
Byzantine Aitoloakarnania, Athansios Pailouras
"Argyropulus, John". Encyclopædia Britannica. Vol. 2 (11th ed.)., Hugh Chisholm
Crediti:
[TG] Karnonnos