WhiteBoar
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Israel a segregated nation
race-truth.com
Israele, una nazione esclusa
Al contrario degli Stati Uniti o della maggior parte dell'Europa, Israele non è molto conosciuta per essere una nazione "diversa" o "ospitale". È oggettivamente l'opposto, il paese con le politiche razziali sull'immigrazione più severe al mondo.
2 anni dopo che la famiglia Rothchild "ricreò" Israele nella Palestina (1), è entrata in scena la legge del ritorno. Grazie a questo, le persone Ebree di razza ovunque nel mondo possono rilocare permanentemente in Israele, ottenendo così la cittadinanza israeliana (2). Solo a chi è Ebreo di razza è legalmente permesso migrare in Israele. Non avendo mai avuto un vero territorio prima di questo nei tempi antichi, gli Ebrei sono sempre stati una "diaspora globale", persone senza un paese natale che vivono in paesi stranieri, gli unici al mondo. La popolazione di Israele è composta in modo predominante da Ebrei venuti dall'Unione Sovietica, dagli Stati Uniti e dall'Europa, i paesi che loro più ambivano ad infiltrare per ottenerne il potere economico e politico.
La Legge del Ritorno rende molto facile per gli Ebrei stabilirsi in Israele ottenendo cittadinanza, il solo requisito è dimostrare di essere Ebrei. Questo avviene tramite documentazione, ma la Legge del Ritorno è così severa che può essere richiesto il test del DNA se la documentazione non può essere prodotta per via di ragioni varie, il test serve per dimostrare se uno è nato da una mamma o da un papà Ebrei e Israeliani, come spiegato dall'ufficio per l'immigrazione Israeliano (3): "Il test del DNA può essere utilizzato per ottenere la cittadinanza Israeliana, ma è riservato a dimostrare che una persona è figlia di un cittadino Israeliano. Secondo la legge Israeliana, se un bambino nasce da madre o padre Israeliani all'estero, può ottenere la cittadinanza Israeliana. Il test del DNA serve ad autorizzarlo, dimostrando questo legame familiare".
Ciò che è scritto sopra viene usato più spesso nel caso dei test di paternità, nei quali il padre è Ebreo e la madre no (4). Secondo l'halak (il corpo delle leggi religiose basate sulla torah e sul talmud) la razza è più chiara se la madre è Ebrea: "Nell'Ebraismo Rabbinico moderno, il metodo tradizionale per determinare se uno è Ebreo si basa sulla tracciabilità della linea materna. Secondo la halakha, il riconoscimento di una persona come pienamente Ebrea richiede che sia nata da una madre Ebrea".
Ora, immaginate se qualsiasi paese, specie se si tratta di uno Bianco, avesse leggi sull'immigrazione secondo le quali le persone devono dimostrare di essere della stessa razza dei nativi prima di immigrare. La critica globale, la copertura dei media e sanzioni di tutti i tipi si diffonderebbero a non finire. Ironicamente, questo è già successo in Sud Africa durante l'era dell'Apartheid, il paese fu bannato dalle Olimpiadi (6) e gli vennero imposte pesanti sanzioni da parte degli Stati Uniti (7). Israele identifica se stessa come uno "Stato Ebraico", la discriminazione razziale è dunque giustificata nel loro caso, gli è permesso di partecipare alle Olimpiadi, di trarre beneficio da supporti finanziari e non, nonostante il genocidio e l'annessione dei Palestinesi e delle loro terre a partire dal 1949.
"Immagine"
Traduzione immagine:
Perdita della terra della Palestina dal 1946 fino al 2000
"Fine traduzione immagine"
L'ammontare di morte e carneficina contro i Palestinesi perché Israele potesse passare dal territorio del 1946 a quello del 2000 è un soggetto taboo, nessuno ne parla, nessuno questiona come mai Israele abbia ottenuto così tanta terra nonostante gli siano stati concessi solo piccoli territori della Palestina, nessuno si chiede di quanti Palestinesi siano morti nel processo, nessuno si chiede come mai le forze armate Israeliane uccidano bambini Palestinesi sui confini della Cisgiordania e della striscia di Gaza (8), e più di recente, dopo l'invasione di Hamas in Israele, avvenuta ovviamente con il permesso e la conoscenza del Mossad, nessuno si chiede come mai Israele stia uccidendo ancora più Palestinesi di quanti Israeliani siano stati uccisi da Hamas durante la così detta invasione terroristica. Proviamo a non pensare per un secondo che Israele, con una delle più efficienti e capaci agenzie di intelligence al mondo, non fosse al corrente che Hamas stesse pianificando un invasione dal loro confine con la striscia di Gaza (9), un territorio il quale traffico viene regolato, tenuto d'occhio e controllato da Israele. Qui ci sono chiaramente dei doppi standard. La ragione di questo? Le persone che hanno potere di prendere decisioni di importanza continentale o globale sono o Ebree, o associate agli Ebrei come esecutori di ordini dalla loro posizione (come qualsiasi lavoro nel quale devi eseguire il compito assegnato per rimanere).
Tornando alla legge di Israele sull'immigrazione, i non Ebrei sono permessi in Israele? Teoricamente si, ma in pratica Israele ha reso questo molto difficile, come lo stesso ufficio dell'Immigrazione riconosce (10): "Israele è definito come uno Stato Ebraico e democratico e, in quanto tale, costituisce una patria nazionale per l'Ebraismo mondiale. La Legge del Ritorno permette ad Ebrei e anche ai discendenti di Ebrei di fare l'aliya in Israele e ricevere lo status di cittadini. Ma non lasciatevi confondere da questa definizione - è possibile ottenere la cittadinanza israeliana anche per chi non è Ebreo. Tuttavia, le possibilità di cittadinanza per i non Ebrei sono più limitate.
(...)
Il nostro ufficio ha trattato molti casi di persone con altre cittadinanze e le ha assistite per sistemare il loro status giuridico e ottenere la cittadinanza Israeliana o la residenza permanente. Tuttavia, la maggior parte dei casi comporta un processo complicato (...) I matrimoni misti e le unioni sentimentali sono una questione complessa per la legge Israeliana. I partner che appartengono a religioni diverse, di norma, non possono sposarsi in Israele".
In aggiunta (11): "Gli stranieri non Ebrei possono naturalizzarsi dopo aver vissuto nel Paese per almeno tre anni, aver ottenuto la residenza permanente e aver dimostrato di conoscere la lingua Ebraica. I naturalizzandi non Ebrei sono inoltre tenuti a rinunciare alle loro precedenti nazionalità, mentre gli immigrati Ebrei non sono soggetti a questo requisito".
Immaginatevi se qualunque altra nazione fosse così, e le conseguenze che si scaturirebbero. Guardando oggettivamente la situazione, considera "una casa nazionale per l'Ebraismo mondiale”, “i matrimoni misti e le unioni sentimentali sono una questione complessa per la legge Israeliana” e “vivere in quel Paese per almeno tre anni, avendo la residenza permanente e dimostrando di conoscere bene la lingua Ebraica”, suona giusto, no? Potresti pensare che un vero paese con leggi appropriate dovrebbe essere così. I paesi sono entità indipendenti, una casa solo per le persone che assomigliano alla razza del popolo nativo, persone che ne condividano religione e cultura, che parlano fluidamente la lingua locale, che evitano matrimoni con persone straniere, tutti questi suonano dunque come politiche standard che ogni paese dovrebbe avere, o forse no? Direi di sì, ma solo Israele può avere queste politiche. Ogni altro paese, specie se Bianco, verrebbe messo davanti a critiche severe, sanzioni e altre conseguenze, se dovesse mettere in pratica tali politiche che per Israele sono normali e nessuno le questiona. Ancora una volta si notano doppi standard che ci riportano indietro al riferimento con il regime di Apartheid (già discusso in un altro articolo).
Se osservi la popolazione di Israele e vedi che solo il 73% sono Ebrei, il 21% sono Arabi, il 6% sono altri gruppi etnici, ti può venire spontaneo chiedere, come mai Israele è uno stato così segregato? Gli Arabi in Israele, che costituiscono la più grossa minorità, non sono immigrati, sono i discendenti dei Palestinesi, abitavano quella terra da ben prima che gli immigrati Ebrei cominciassero a espandersi e ad occuparla. Sono dunque Palestinesi che non sono stati uccisi o spinti verso la striscia di Gaza o la Cisgiordania, a partire dall'espulsione e dalla fuga dei Palestinesi del 1948, quando le forze Israeliane espulsero 700000 persone dalle loro case, o semplicemente metà della popolazione Palestinese (12). I Palestinesi e gli arabi che vivono in Israele come cittadini Israeliani e ne costituiscono il 23% della popolazione, sono separati da altri 5.1 milioni di Palestinesi che abitano la striscia di Gaza e la Cisgiordania. Il restante 6% della popolazione di Israele è composta da persone di ascendenza Ebraica, o non Ebrei imparentati con cittadini Ebrei (tramite matrimonio ecc.).
Ora, c'è una domanda da porsi riguardo uno stato etnico come Israele, prendono al loro interno rifugiati o cercatori di asilo? La maggior parte dei paesi più sviluppati come l'America del nord e l'Europa sono diventate il nucleo di "sforzi umanitari", "grazie" ad essi milioni di rifugiati, cercatori di asilo e immigrati vi sono entrati a far parte di loro iniziativa, o sono stati li portati, per fuggire da guerra, povertà, persecuzioni ecc. (questo è stato discusso in Esposizione dell'agenda dell'immigrazione di massa). Queste persone sono benvenute in Israele? Ora come ora è chiaro che la risposta sia no, Israele non vuole rifugiati, tiene soltanto alcune eccezioni. La Convenzione sui rifugiati del 1951, promossa dalle Nazioni Unite, ha sostanzialmente creato il concetto di “rifugiato”. Ha stabilito che tutti i Paesi firmatari devono creare il proprio quadro giuridico in materia di integrazione dei rifugiati. Israele ha inizialmente firmato la Convenzione, ma ancora al giorno d'oggi non ha un quadro giuridico legale, non c'è mai stata alcuna intenzione di ricevere rifugiati (13). "Israele è uno Stato che fa parte della Convenzione del 1951 sullo status dei rifugiati, e del suo Protocollo del 1967, non ha ancora però adottato una legislazione nazionale sui rifugiati. Negli ultimi 15 anni, circa 80.000 persone hanno chiesto asilo nel Paese, ma meno dell'1% ha ottenuto lo status di rifugiato o altre forme di protezione".
Ci sono comunque delle eccezioni. Ci sono circa 69000 rifugiati in Israele (14), sono di preciso:
- 30000 "Ucraini" - non si tratta di nativi Ucraini, sono Ebrei di origine Ucraina che sono in qualche modo arrivati in Israele, sono benvenuti lì temporaneamente e torneranno prima o poi in Ucraina (16).
- 8000 bambini figli di cercatori d'asilo
- 31000 - 37.000 rifugiati Eritrei e Sudanesi, sono benvenuti in Israele sotto una legge speciale di protezione temporanea che il governo Israeliano fece passare nel 2008/2009. I rifugiati Eritrei e Sudanesi ricevono assistenza e status speciali secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a causa della guerra civile in Sudan e dell'ascesa della dittatura in Eritrea. Quei pochi ad essere oggettivamente rifugiati, a differenza dell'Europa, paese nel quale ricevono hotel, appartamenti, case, soldi e assistenza medica gratis, in Israele vivono come nei campi di concentramento. Questo è sulla base di un rapporto dell'UNHCR:
"I richiedenti asilo, in particolare quelli provenienti dall'Eritrea e dal Sudan che sono trattati in modo diverso a causa del loro ingresso irregolare, hanno dovuto affrontare restrizioni e impedimenti significativi. Di conseguenza, la maggior parte dei loro bisogni sociali, economici e psicosociali essenziali rimane insoddisfatta dopo aver vissuto nel Paese in modo informale per oltre dieci anni". Senza menzionare il fatto che migliaia di rifugiati arrivati in Israele dall'Egitto sono stati trattenuti dalle forze Israeliane.
È ormai chiaro che Israele fa ciò che vuole e non può mai essere ritenuta responsabile di nulla, a prescindere da quanto questo possa influenzare altri paesi o altre persone. Un opinione interessante e pertinente riguardo Israele e le sue politiche esterne negli Stati Uniti può essere letta qui (17): "Bella domanda. Per tutta la durata delle guerre in Medio Oriente, non un solo soldato dell'IDF ha combattuto a fianco dell'esercito Statunitense. Diamo a Israele oltre 3 miliardi di dollari all'anno per l'elettronica militare, ma secondo l'intelligence Britannica Israele ha esportato attrezzature militari anche in Egitto, Algeria, Emirati Arabi Uniti, Pakistan e Marocco. Il motto del Mossad israeliano è letteralmente: “Con l'inganno farai la guerra”. Nel 1967, l'IDF attaccò intenzionalmente la USS Liberty, uccidendone 37, e cercò di incolpare l'Egitto per ottenere l'intervento Americano durante la “Guerra dei Sei Giorni”. Il nostro piccolo alleato galante, appunto.
Personalmente odio il fatto che il gruppo di pressione più potente d'America sia l'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee), perché ammette apertamente che il suo interesse principale è quello di sostenere le politiche pro-Israele “influenzando” i rami legislativo ed esecutivo del governo degli Stati Uniti. Il nuovo “United Democracy Project Super PAC” dell'AIPAC spende milioni di euro per i candidati locali e persino per quelli presidenziali degli Stati Uniti che ritengono siano i migliori per gli interessi di Israele, non per quelli dell'America.
Ci sono più di 100.000 sionisti in gruppi di pressione assortiti “Israel first” a Washington e tutti possono mantenere la loro doppia cittadinanza..... tutti gli altri devono avere SOLO la cittadinanza Americana".
L'esistenza di uno stato centrale con tecnologia e infrastrutture avanzate a portato di mano (senza menzionare, forniti di tecnologia infinita, soldi e supporto da parte degli Stati Uniti e dall'Europa Occidentale) permetto ora agli Ebrei di portare avanti missioni più elaborate e di forte impatto, tutto per ottenere il loro goal religioso "profetico" di dominare il mondo. Alla persona media questo può sembrare la tipica teoria del complotto. Per qualcuno con una visione chiara, curiosa, attento al mondo nel quale vive, è difficile pensare questo considerando quanto "davanti alla tua faccia" ciò sia. La maggior parte degli Ebrei è molto cosciente della propria identità razziale e di cosa volere. Israele è il "paese" che hanno da sempre concepito, un luogo nel quale riunirsi e coordinare la missione. La realtà sconcertante è che Israele è una nazione potente soltanto perché tutte le altre sono deboli, divise, e rese ignoranti per via del lavaggio del cervello.
Citazioni:
• [1] https://en.wikipedia.org/wiki/Balfour_Declaration
• [2] https://en.wikipedia.org/wiki/Law_of_Return
• [3] https://lawoffice.org.il/en/israeli-citizenship-dna-test/
• [4] https://lawoffice.org.il/en/paternity-test-in-israel/
• [5] https://en.wikipedia.org/wiki/Matrilineality_in_Judaism
• [6] https://olympics.com/en/news/why-south-africa-barred-from-the-olympics-apartheid
• [7] https://en.wikipedia.org/wiki/Comprehensive_Anti-Apartheid_Act
• [8] https://www.hrw.org/news/2023/08/28/west-bank-spike-israeli-killings-palestinian-children
• [9] https://ancient-forums.com/threads/the-truth-about-the-palestine-israel-war.91498/
• [10] https://lawoffice.org.il/en/israeli-citizenship-for-non-jews/
• [11] https://en.wikipedia.org/wiki/Israeli_citizenship_law
• [12] https://en.wikipedia.org/wiki/Demographics_of_Israel
• [13] https://www.unhcr.org/il/wp-content/uploads/sites/6/2020/10/Israel-Factsheet-Sept-2020.pdf
• [14] https://assaf.org.il/en/refugees-in-israel/
• [15] https://hias.org/news/thousands-of-ukrainians-arrive-in-israel-but-not-all-are-welcomed/
• [16] https://www.timesofisrael.com/israe...gees-until-july-reportedly-after-us-pressure/
• [17] https://www.quora.com/Why-did-Israe...ght-important-wars-like-other-American-allies
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Israel, a Segregated Nation - Race Mixing Exposed
Race-Mixing is the destroyer of civilizations. Ancient empires have fallen as a result of widespread and uncontrolled race mixing, present civilizations are decaying and degenerating as a result of widespread “multiculturalism” and race-mixing.
Israele, una nazione esclusa
Al contrario degli Stati Uniti o della maggior parte dell'Europa, Israele non è molto conosciuta per essere una nazione "diversa" o "ospitale". È oggettivamente l'opposto, il paese con le politiche razziali sull'immigrazione più severe al mondo.
2 anni dopo che la famiglia Rothchild "ricreò" Israele nella Palestina (1), è entrata in scena la legge del ritorno. Grazie a questo, le persone Ebree di razza ovunque nel mondo possono rilocare permanentemente in Israele, ottenendo così la cittadinanza israeliana (2). Solo a chi è Ebreo di razza è legalmente permesso migrare in Israele. Non avendo mai avuto un vero territorio prima di questo nei tempi antichi, gli Ebrei sono sempre stati una "diaspora globale", persone senza un paese natale che vivono in paesi stranieri, gli unici al mondo. La popolazione di Israele è composta in modo predominante da Ebrei venuti dall'Unione Sovietica, dagli Stati Uniti e dall'Europa, i paesi che loro più ambivano ad infiltrare per ottenerne il potere economico e politico.
La Legge del Ritorno rende molto facile per gli Ebrei stabilirsi in Israele ottenendo cittadinanza, il solo requisito è dimostrare di essere Ebrei. Questo avviene tramite documentazione, ma la Legge del Ritorno è così severa che può essere richiesto il test del DNA se la documentazione non può essere prodotta per via di ragioni varie, il test serve per dimostrare se uno è nato da una mamma o da un papà Ebrei e Israeliani, come spiegato dall'ufficio per l'immigrazione Israeliano (3): "Il test del DNA può essere utilizzato per ottenere la cittadinanza Israeliana, ma è riservato a dimostrare che una persona è figlia di un cittadino Israeliano. Secondo la legge Israeliana, se un bambino nasce da madre o padre Israeliani all'estero, può ottenere la cittadinanza Israeliana. Il test del DNA serve ad autorizzarlo, dimostrando questo legame familiare".
Ciò che è scritto sopra viene usato più spesso nel caso dei test di paternità, nei quali il padre è Ebreo e la madre no (4). Secondo l'halak (il corpo delle leggi religiose basate sulla torah e sul talmud) la razza è più chiara se la madre è Ebrea: "Nell'Ebraismo Rabbinico moderno, il metodo tradizionale per determinare se uno è Ebreo si basa sulla tracciabilità della linea materna. Secondo la halakha, il riconoscimento di una persona come pienamente Ebrea richiede che sia nata da una madre Ebrea".
Ora, immaginate se qualsiasi paese, specie se si tratta di uno Bianco, avesse leggi sull'immigrazione secondo le quali le persone devono dimostrare di essere della stessa razza dei nativi prima di immigrare. La critica globale, la copertura dei media e sanzioni di tutti i tipi si diffonderebbero a non finire. Ironicamente, questo è già successo in Sud Africa durante l'era dell'Apartheid, il paese fu bannato dalle Olimpiadi (6) e gli vennero imposte pesanti sanzioni da parte degli Stati Uniti (7). Israele identifica se stessa come uno "Stato Ebraico", la discriminazione razziale è dunque giustificata nel loro caso, gli è permesso di partecipare alle Olimpiadi, di trarre beneficio da supporti finanziari e non, nonostante il genocidio e l'annessione dei Palestinesi e delle loro terre a partire dal 1949.
"Immagine"
Traduzione immagine:
Perdita della terra della Palestina dal 1946 fino al 2000
"Fine traduzione immagine"
L'ammontare di morte e carneficina contro i Palestinesi perché Israele potesse passare dal territorio del 1946 a quello del 2000 è un soggetto taboo, nessuno ne parla, nessuno questiona come mai Israele abbia ottenuto così tanta terra nonostante gli siano stati concessi solo piccoli territori della Palestina, nessuno si chiede di quanti Palestinesi siano morti nel processo, nessuno si chiede come mai le forze armate Israeliane uccidano bambini Palestinesi sui confini della Cisgiordania e della striscia di Gaza (8), e più di recente, dopo l'invasione di Hamas in Israele, avvenuta ovviamente con il permesso e la conoscenza del Mossad, nessuno si chiede come mai Israele stia uccidendo ancora più Palestinesi di quanti Israeliani siano stati uccisi da Hamas durante la così detta invasione terroristica. Proviamo a non pensare per un secondo che Israele, con una delle più efficienti e capaci agenzie di intelligence al mondo, non fosse al corrente che Hamas stesse pianificando un invasione dal loro confine con la striscia di Gaza (9), un territorio il quale traffico viene regolato, tenuto d'occhio e controllato da Israele. Qui ci sono chiaramente dei doppi standard. La ragione di questo? Le persone che hanno potere di prendere decisioni di importanza continentale o globale sono o Ebree, o associate agli Ebrei come esecutori di ordini dalla loro posizione (come qualsiasi lavoro nel quale devi eseguire il compito assegnato per rimanere).
Tornando alla legge di Israele sull'immigrazione, i non Ebrei sono permessi in Israele? Teoricamente si, ma in pratica Israele ha reso questo molto difficile, come lo stesso ufficio dell'Immigrazione riconosce (10): "Israele è definito come uno Stato Ebraico e democratico e, in quanto tale, costituisce una patria nazionale per l'Ebraismo mondiale. La Legge del Ritorno permette ad Ebrei e anche ai discendenti di Ebrei di fare l'aliya in Israele e ricevere lo status di cittadini. Ma non lasciatevi confondere da questa definizione - è possibile ottenere la cittadinanza israeliana anche per chi non è Ebreo. Tuttavia, le possibilità di cittadinanza per i non Ebrei sono più limitate.
(...)
Il nostro ufficio ha trattato molti casi di persone con altre cittadinanze e le ha assistite per sistemare il loro status giuridico e ottenere la cittadinanza Israeliana o la residenza permanente. Tuttavia, la maggior parte dei casi comporta un processo complicato (...) I matrimoni misti e le unioni sentimentali sono una questione complessa per la legge Israeliana. I partner che appartengono a religioni diverse, di norma, non possono sposarsi in Israele".
In aggiunta (11): "Gli stranieri non Ebrei possono naturalizzarsi dopo aver vissuto nel Paese per almeno tre anni, aver ottenuto la residenza permanente e aver dimostrato di conoscere la lingua Ebraica. I naturalizzandi non Ebrei sono inoltre tenuti a rinunciare alle loro precedenti nazionalità, mentre gli immigrati Ebrei non sono soggetti a questo requisito".
Immaginatevi se qualunque altra nazione fosse così, e le conseguenze che si scaturirebbero. Guardando oggettivamente la situazione, considera "una casa nazionale per l'Ebraismo mondiale”, “i matrimoni misti e le unioni sentimentali sono una questione complessa per la legge Israeliana” e “vivere in quel Paese per almeno tre anni, avendo la residenza permanente e dimostrando di conoscere bene la lingua Ebraica”, suona giusto, no? Potresti pensare che un vero paese con leggi appropriate dovrebbe essere così. I paesi sono entità indipendenti, una casa solo per le persone che assomigliano alla razza del popolo nativo, persone che ne condividano religione e cultura, che parlano fluidamente la lingua locale, che evitano matrimoni con persone straniere, tutti questi suonano dunque come politiche standard che ogni paese dovrebbe avere, o forse no? Direi di sì, ma solo Israele può avere queste politiche. Ogni altro paese, specie se Bianco, verrebbe messo davanti a critiche severe, sanzioni e altre conseguenze, se dovesse mettere in pratica tali politiche che per Israele sono normali e nessuno le questiona. Ancora una volta si notano doppi standard che ci riportano indietro al riferimento con il regime di Apartheid (già discusso in un altro articolo).
Se osservi la popolazione di Israele e vedi che solo il 73% sono Ebrei, il 21% sono Arabi, il 6% sono altri gruppi etnici, ti può venire spontaneo chiedere, come mai Israele è uno stato così segregato? Gli Arabi in Israele, che costituiscono la più grossa minorità, non sono immigrati, sono i discendenti dei Palestinesi, abitavano quella terra da ben prima che gli immigrati Ebrei cominciassero a espandersi e ad occuparla. Sono dunque Palestinesi che non sono stati uccisi o spinti verso la striscia di Gaza o la Cisgiordania, a partire dall'espulsione e dalla fuga dei Palestinesi del 1948, quando le forze Israeliane espulsero 700000 persone dalle loro case, o semplicemente metà della popolazione Palestinese (12). I Palestinesi e gli arabi che vivono in Israele come cittadini Israeliani e ne costituiscono il 23% della popolazione, sono separati da altri 5.1 milioni di Palestinesi che abitano la striscia di Gaza e la Cisgiordania. Il restante 6% della popolazione di Israele è composta da persone di ascendenza Ebraica, o non Ebrei imparentati con cittadini Ebrei (tramite matrimonio ecc.).
Ora, c'è una domanda da porsi riguardo uno stato etnico come Israele, prendono al loro interno rifugiati o cercatori di asilo? La maggior parte dei paesi più sviluppati come l'America del nord e l'Europa sono diventate il nucleo di "sforzi umanitari", "grazie" ad essi milioni di rifugiati, cercatori di asilo e immigrati vi sono entrati a far parte di loro iniziativa, o sono stati li portati, per fuggire da guerra, povertà, persecuzioni ecc. (questo è stato discusso in Esposizione dell'agenda dell'immigrazione di massa). Queste persone sono benvenute in Israele? Ora come ora è chiaro che la risposta sia no, Israele non vuole rifugiati, tiene soltanto alcune eccezioni. La Convenzione sui rifugiati del 1951, promossa dalle Nazioni Unite, ha sostanzialmente creato il concetto di “rifugiato”. Ha stabilito che tutti i Paesi firmatari devono creare il proprio quadro giuridico in materia di integrazione dei rifugiati. Israele ha inizialmente firmato la Convenzione, ma ancora al giorno d'oggi non ha un quadro giuridico legale, non c'è mai stata alcuna intenzione di ricevere rifugiati (13). "Israele è uno Stato che fa parte della Convenzione del 1951 sullo status dei rifugiati, e del suo Protocollo del 1967, non ha ancora però adottato una legislazione nazionale sui rifugiati. Negli ultimi 15 anni, circa 80.000 persone hanno chiesto asilo nel Paese, ma meno dell'1% ha ottenuto lo status di rifugiato o altre forme di protezione".
Ci sono comunque delle eccezioni. Ci sono circa 69000 rifugiati in Israele (14), sono di preciso:
- 30000 "Ucraini" - non si tratta di nativi Ucraini, sono Ebrei di origine Ucraina che sono in qualche modo arrivati in Israele, sono benvenuti lì temporaneamente e torneranno prima o poi in Ucraina (16).
- 8000 bambini figli di cercatori d'asilo
- 31000 - 37.000 rifugiati Eritrei e Sudanesi, sono benvenuti in Israele sotto una legge speciale di protezione temporanea che il governo Israeliano fece passare nel 2008/2009. I rifugiati Eritrei e Sudanesi ricevono assistenza e status speciali secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a causa della guerra civile in Sudan e dell'ascesa della dittatura in Eritrea. Quei pochi ad essere oggettivamente rifugiati, a differenza dell'Europa, paese nel quale ricevono hotel, appartamenti, case, soldi e assistenza medica gratis, in Israele vivono come nei campi di concentramento. Questo è sulla base di un rapporto dell'UNHCR:
"I richiedenti asilo, in particolare quelli provenienti dall'Eritrea e dal Sudan che sono trattati in modo diverso a causa del loro ingresso irregolare, hanno dovuto affrontare restrizioni e impedimenti significativi. Di conseguenza, la maggior parte dei loro bisogni sociali, economici e psicosociali essenziali rimane insoddisfatta dopo aver vissuto nel Paese in modo informale per oltre dieci anni". Senza menzionare il fatto che migliaia di rifugiati arrivati in Israele dall'Egitto sono stati trattenuti dalle forze Israeliane.
È ormai chiaro che Israele fa ciò che vuole e non può mai essere ritenuta responsabile di nulla, a prescindere da quanto questo possa influenzare altri paesi o altre persone. Un opinione interessante e pertinente riguardo Israele e le sue politiche esterne negli Stati Uniti può essere letta qui (17): "Bella domanda. Per tutta la durata delle guerre in Medio Oriente, non un solo soldato dell'IDF ha combattuto a fianco dell'esercito Statunitense. Diamo a Israele oltre 3 miliardi di dollari all'anno per l'elettronica militare, ma secondo l'intelligence Britannica Israele ha esportato attrezzature militari anche in Egitto, Algeria, Emirati Arabi Uniti, Pakistan e Marocco. Il motto del Mossad israeliano è letteralmente: “Con l'inganno farai la guerra”. Nel 1967, l'IDF attaccò intenzionalmente la USS Liberty, uccidendone 37, e cercò di incolpare l'Egitto per ottenere l'intervento Americano durante la “Guerra dei Sei Giorni”. Il nostro piccolo alleato galante, appunto.
Personalmente odio il fatto che il gruppo di pressione più potente d'America sia l'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee), perché ammette apertamente che il suo interesse principale è quello di sostenere le politiche pro-Israele “influenzando” i rami legislativo ed esecutivo del governo degli Stati Uniti. Il nuovo “United Democracy Project Super PAC” dell'AIPAC spende milioni di euro per i candidati locali e persino per quelli presidenziali degli Stati Uniti che ritengono siano i migliori per gli interessi di Israele, non per quelli dell'America.
Ci sono più di 100.000 sionisti in gruppi di pressione assortiti “Israel first” a Washington e tutti possono mantenere la loro doppia cittadinanza..... tutti gli altri devono avere SOLO la cittadinanza Americana".
L'esistenza di uno stato centrale con tecnologia e infrastrutture avanzate a portato di mano (senza menzionare, forniti di tecnologia infinita, soldi e supporto da parte degli Stati Uniti e dall'Europa Occidentale) permetto ora agli Ebrei di portare avanti missioni più elaborate e di forte impatto, tutto per ottenere il loro goal religioso "profetico" di dominare il mondo. Alla persona media questo può sembrare la tipica teoria del complotto. Per qualcuno con una visione chiara, curiosa, attento al mondo nel quale vive, è difficile pensare questo considerando quanto "davanti alla tua faccia" ciò sia. La maggior parte degli Ebrei è molto cosciente della propria identità razziale e di cosa volere. Israele è il "paese" che hanno da sempre concepito, un luogo nel quale riunirsi e coordinare la missione. La realtà sconcertante è che Israele è una nazione potente soltanto perché tutte le altre sono deboli, divise, e rese ignoranti per via del lavaggio del cervello.
Citazioni:
• [1] https://en.wikipedia.org/wiki/Balfour_Declaration
• [2] https://en.wikipedia.org/wiki/Law_of_Return
• [3] https://lawoffice.org.il/en/israeli-citizenship-dna-test/
• [4] https://lawoffice.org.il/en/paternity-test-in-israel/
• [5] https://en.wikipedia.org/wiki/Matrilineality_in_Judaism
• [6] https://olympics.com/en/news/why-south-africa-barred-from-the-olympics-apartheid
• [7] https://en.wikipedia.org/wiki/Comprehensive_Anti-Apartheid_Act
• [8] https://www.hrw.org/news/2023/08/28/west-bank-spike-israeli-killings-palestinian-children
• [9] https://ancient-forums.com/threads/the-truth-about-the-palestine-israel-war.91498/
• [10] https://lawoffice.org.il/en/israeli-citizenship-for-non-jews/
• [11] https://en.wikipedia.org/wiki/Israeli_citizenship_law
• [12] https://en.wikipedia.org/wiki/Demographics_of_Israel
• [13] https://www.unhcr.org/il/wp-content/uploads/sites/6/2020/10/Israel-Factsheet-Sept-2020.pdf
• [14] https://assaf.org.il/en/refugees-in-israel/
• [15] https://hias.org/news/thousands-of-ukrainians-arrive-in-israel-but-not-all-are-welcomed/
• [16] https://www.timesofisrael.com/israe...gees-until-july-reportedly-after-us-pressure/
• [17] https://www.quora.com/Why-did-Israe...ght-important-wars-like-other-American-allies
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