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[Trad] Il passato, il presente e il futuro

SaqqaraNox

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SS Hooded Cobra 666
26 maggio 2025

Il passato, il presente e il futuro

Quando infine si comprende ciò che il nemico ha inflitto al mondo, con la rimozione della conoscenza spirituale, la censura dell’informazione scientifica e l’instaurazione di “religioni” che rappresentano unicamente meccanismi di asservimento e controllo, è come fuggire dalla Caverna di Platone. All’interno di questa caverna, si osserva un sistema pienamente deliberato e strutturato, concepito unicamente per mantenere una persona spiritualmente schiava, ignara del passato, per spezzare i suoi legami con la realtà stessa, e nel quale ognuno è “destinato” fin dalla nascita a restare lì, come un ingranaggio in qualcosa che perpetua costantemente il male.

Man mano che gli Dèi riemergevano nel nostro mondo moderno e mentre la fede negli Dèi riemergeva dalle rovine che le persone avevano scoperto nel Medioevo, essi dovettero confrontarsi con queste realtà e unirsi al “lato oscuro” osservabile. In questo lato oscuro, scoprirono che in effetti il lato dell’oscurità e quello della luce erano solamente invertiti. Per secoli abbiamo vissuto come civiltà in un’epoca in cui le più grandi istituzioni criminali, gli altari ai falsi “Dèi” da Israele, la censura e la brutalità, regnavano liberamente.

Questo è ancora il caso nella maggior parte dei luoghi del mondo dove le religioni abramitiche hanno messo radici. In questi luoghi, le donne sono ridotte in cenere, gli uomini ridotti a bestie da preda, e gli antichi Dèi e la gloria del passato, con tutte le sue virtù, restano sepolti sotto le ceneri, mari di sangue e la minaccia di dolore, miseria e spade violente.

Bisogna avere "qualcosa" dentro di sé per uscire da quella caverna, figuriamoci per osservare tutti questi meccanismi e cercare di tenerli insieme. Per uscire servono coraggio e saggezza; ma, oltre a quest'ultima, il coraggio potrebbe richiedere anche la sfida e persino la rabbia per rompere le catene.

Si comprende di non essere mai stati destinati a crescere in una caverna o in un falso laboratorio di falsa “religione”, con tutte le menzogne e gli inganni che ciò comporta. Ma non si vince mantenendo la rabbia dell’uscita, ma permettendole di diventare coraggio e sfida, ovvero costruendo l'immunità e infine la guarigione. Non una battaglia costante “contro” una malattia, ma il mantenimento dello stato di salute come reazione ultima a tutte le malattie della mente. Allora la malattia del nemico rimane inattiva. Ci si trasforma e non si può più essere presi per schiavi.

Provoca un dolore interno ed emotivo tremendo rendersi conto che per tutta la vita non si è stati vicini a “Dio”, ma piuttosto a una fiaba mitologica proveniente da Israele; una fiaba che termina in disastri, sofferenze e miseria globali, e che secolo dopo secolo si accumula in atrocità come il dominio del sistema bancario da parte di elementi stranieri, o come ciò che si manifesta oggi a Gaza: un genocidio giustificato in base a ciò che “dice la Bibbia”.

Inutile dire che tutto questo non ha nulla a che vedere con Dio o con l’idea di Dio in alcun modo. Si tratta dei dettami di persone assetate di sangue. Dio non ha creato un universo colmo di meraviglie scientifiche e spirituali, e un mondo materiale splendido, affinché noi non evolvessimo, rimanessimo relegati e morissimo, o per adottare le “etiche” maligne e malvagie, contrarie alla vita, che provengono dal cristianesimo, dall’islam o dall’ebraismo. Eppure, sulla base di una violenza generazionale che si estende da secoli, questi programmi di origine malvagia hanno pervaso l’umanità, e l’umanità è sprofondata spiritualmente.

Nel momento in cui si realizza tutto ciò, può sorgere in qualcuno sia il bisogno di fuggire, sia un desiderio per gli Dèi, accompagnato da sentimenti di rabbia o altri sentimenti. Questi sono necessari per fuggire: si comprende che il proprio passato è stato raso al suolo, che esistevano vere alternative che potevano condurre alla realizzazione degli Dèi e che la religione, nella sua essenza, non ha mai avuto nulla a che vedere con quei messaggi malvagi e nefasti.

Le prime persone che compresero queste cose o che, per volontà naturale, miravano alla libertà del proprio spirito, furono naturalmente chiamate “eretici”, “Satanisti”, “servi delle tenebre”, “posseduti”, “malati” e molti altri nomi nel corso della storia, allo scopo di impedire che questo movimento avesse luogo. Questo è andato avanti per secoli, da epoche in cui le persone non avevano nemmeno i mezzi basilari per l’evoluzione della civiltà umana, fino ad arrivare a oggi. È durato fino a tempi recenti, in cui il nemico ha continuato a ribadire che l’umanità non era destinata alle stelle, alla conoscenza spirituale o alla comprensione elevata, ma alla servitù, alle guerre e all’umiliazione.

Ve lo dico con certezza che non avremmo Internet, elettricità, intelligenza artificiale o diritti umani, se non fosse stato per queste persone “diffamate” che hanno lottato e si sono mosse contro l’oppressione della chiesa cristiana e musulmana. Se il giudaismo avesse controllato il pianeta, hanno esplicitamente menzionato i loro piani che includono la schiavitù e vantano il genocidio. Vivremmo ancora in civiltà fondate sulla servitù, dove persino leggere sarebbe un lusso. Ne siamo usciti solo perché alcune persone hanno accettato di essere etichettate falsamente, si sono opposte ai veri campioni del male e hanno sopportato questa calunnia.

Noi dunque, come le persone del passato, sebbene seguaci degli Dèi, sognatori, idealisti e coloro che desiderano portare l’umanità avanti, dovremo sempre sopportare due etichette: quella che il nemico ci impone, come agenti di decadenza che diffondono falsità su di noi e sull’identità di ciò che È Veramente e della Verità del Cosmo, ovvero che siamo i seguaci degli Dèi. Agli occhi degli Dèi, essi comprendono che, sebbene aspiriamo a ciò che viene definito bene, questo bene è negli occhi degli Dèi e di coloro che possiedono coscienza e anima, mentre per tutti gli altri, potremmo comunque essere percepiti in modi differenti.

Delle due etichette, desideriamo andare oltre l’odio del nemico e l’odio che essi portano con sé. Questo odio, questo rifiuto della vita, tutte le loro carenze e la mentalità da schiavi devono essere estirpati dalla mente dei Figli degli Dèi, e l’anima di tutti deve essere resa integra e libera, come se il nemico non fosse mai esistito.

Non solo il nemico infetta le persone schiavizzandole, ma questa schiavitù persistente lascia le sue vittime ferite: ed è questo che ha portato le persone ad adottare l’identità di Satana, la figura ribelle che si oppone a un ingiusto che si spaccia per “Dio”. Fu Lucifero a levarsi in piedi e dichiarare che l’umanità non avrebbe più strisciato, ma avrebbe invece aspirato al proprio Destino Divino, nonostante le affermazioni di “Yahweh” o qualunque fosse il nome di quella favola. Eppure, sappiamo che dietro tutto questo ci sono soltanto i nostri Dèi antichi ed eterni.

L’anima guarita possiede potere, la capacità di retribuzione e quella di attuare giustizia, ma non sarà più influenzata dalle ferite o dai danni del passato inflitti dal nemico. Una nuova era sta sorgendo e, con essa, tutte le macchinazioni del nemico devono collassare.

Il seguace degli Dèi, nel futuro, dovrà essere, per quanto il potere lo consenta, tanto libero e deprogrammato dal nemico quanto un essere nato prima dell’avvento del nemico – una persona libera da ogni e qualsiasi ferita. E noi siamo nella generazione di transizione, che ha avuto la fortuna di crescere e di vedere questo processo, ma che allo stesso tempo è stata in grado di liberarsi. Questo ci dona grande potere, ma dobbiamo anche ricordare che nella dimora dei Vivi e degli Dèi, ogni ferita passata deve essere lasciata andare.

Dobbiamo dunque lasciarci alle spalle i residui e le scorie nelle nostre anime derivanti dall’occupazione del nemico, e aprirci pienamente a ciò che siamo: la potenza e la giustizia degli Dèi, che non vengono intaccate dal passare del tempo e dagli effetti del nemico.

Gli Dèi sono eterni e lo è anche il loro popolo. Dobbiamo andare oltre le conversazioni futili; anche i discorsi futili e inutili coinvolgono il nemico. Ogni parola sprecata sul nemico è una parola che non aiuta quasi nessuno a guarire o a migliorare; è come combattere un’oscurità morta e diventare più oscuri. Le stesse parole, manifestate attraverso la pura potenza degli Dèi, dirette nella luce e nell’etere del loro potere, sono la fonte di ogni potere e ciò di cui il nemico ha timore.

Il nemico non può controllare coloro che sono fuggiti completamente e interamente, ma solo quelli che hanno ceduto sotto il peso della loro schiavitù e delle loro ferite. Dobbiamo liberare le persone e guarirle, e relegare il nemico nel dimenticatoio del passato.

Nel nostro futuro, sarà un futuro in cui il nemico verrà percepito come una questione marginale: una febbre o una malattia passeggera nell’arco della lunga vita di un’umanità che camminava verso gli Dèi eterni, e che ha attraversato solo alcune fasi di apprendimento, per arrivare infine a comprendere la piena potenza della Saggezza Divina e del potere degli Dèi.

Benedizioni a tutti, e ricordate: nulla può veramente ferire l’anima degli Dèi, né può ferire noi o le nostre anime.

SS Hooded Cobra 666
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Shaitan

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