Rosso shocking
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Cari voi tutti quanti, mettiamo da parte le polemiche riguardo i gay ed il sesso e passiamo ad un altro argomento, ho notato che in questo forum c'è un interessante post di WiseDragon intitolato "La guerra di Stalin, la verità riguardo la Seconda Guerra Mondiale". In tale post viene citato un brano di un libro dell'autore russo Viktor Suvorov, autore noto perché su basi attendibili e documentate sostiene che Hitler fu costretto ad attaccare L'Unione Sovietica perché sapeva che Stalin era in procinto di sferrare un mortale attacco contro l'intera Europa. Il fatto è che io ho sottoposto questi argomenti all'attenzione di un mio conoscente, il quale è vagamente di sinistra, diciamo, o comunque antifascista, al che lui ha risposto dicendo più o meno: "Supponiamo che sia vero che l'attacco di Hitler all'Unione Sovietica fosse necessario e motivato, però come si giustifica il fatto che i nazisti abbiano condotto una guerra contro l'URSS compiendo vari e sistematici stupri ed eccidi contro la popolazione civile sovietica e contro i civili ebrei sovietici? Eccidi come quello di Babi Yar presso Kiev (ne ha citati anche altri che non ricordo)? Non poteva Hitler limitarsi a fare la guerra solo contro le truppe sovietiche risparmiando la popolazione civile sovietica?" Sono pienamente consapevole del fatto che il cosiddetto olocausto non è mai avvenuto come dicono, però lui parlava comunque di eccidi contro civili commessi dalle truppe naziste a Babi Yar ed in altri luoghi, secondo voi io cosa dovrei rispondere al mio conoscente qualora mi capitasse ancora di avere una discussione con lui? Questi eccidi sono avvenuti veramente oppure no? Si trattava di rappresaglie giustificate dal diritto internazionale oppure no?