Satanic Path
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"Nell'ultimo giorno del signore,
Il bambino è sul soffitto,
raccoglie ossa per il suo altare,
le sue labbra ora son labbra di Dio, sporche di carne mai più benedetta dal respiro.
Dal cielo, eclissato dallo scuro mantello di Beel, nere croci come lacrime di fango in fiamme, piovono morte, affondano nel mare.
E sospeso tra i rami di un pino rosso due occhi di cristallo, un Demone attende, con la sua giubba rossa ad aleggiare come pelle viva nell'aria.
Il suo nome è Inanna.
Il bambino è sul soffitto,
e la sua distruzione ora partorisce sacra, antica creazione,
e sull'altare le ossa sono fili senza corpo,
fumo che poi è un petalo, poi uno stelo, ora corone di miele.
Inanna emerge come un ombra, essenza senza corpo di bellezza Divina e grazia oltre i tempi, ridendo ora la mano indistruttibile del Demone è sulla testa della sua creatura.
Sogna ancora.
Nel Nostro Nome il sogno, sincero e vivo, non è che un domani ancora nato.
Plasma, il tuo solo respiro è creazione,
Distruggi, il tuo urlo è guerra,
e la guerra è madre degli uomini giusti.
Il bambino è sul soffitto, la testa nei capelli senza peso di Inanna, l'altare è luce di brace sul fianco del buio,
e Inanna la madre che da lui fu tolta, privata della lingua e dei seni.
Il bambino è sul soffitto, creato in se stesso, mai più distrutto."
Sarò un amante dei soffitti? no.
Mi piacciono le cose non ordinarie per la mente umana.
Sconfiggere la gravità è una delle espressioni della magia. Tutto qui.
E qui parlo anche di una vittima che non è più pecora, ma letteralmente bestia.
Così dev'essere.
Un bambino abusato, se solo avesse la conoscenza giusta del giusto, sarebbe il primo a voler squarciare la gola a chi lo ha rovinato.
Ma anche io sono stato bambino, e non capisco perché in quelle situazioni sessualizzate contro di me da un tredicenne... Io sia solo rimasto confuso, e non arrabbiato. Neanche disgustato, perché non capivo molto. Certo, vivere certe cose ti da sempre la sensazione di qualcosa di sbagliato.
Il me piccolo è deludente se guardato da me stesso oggi. Beh, per sicurezza, quel ragazzino ora più che ventenne dovrà esplodere. Con l'energia si può fare tutto.
Voglio solo essere sicuro che non sia un pericolo per altri bambini. E che faccia ammalare altri di depressione e fobie come ha fatto con me.
Perchè un pedofilo comunque può lasciarti una malattia.
Nel mio caso, dopo aver letto che molti bambini abusati diventano mostri a loro volta, sono andato in depressione e ho odiato la vita e me stesso come mai mi è successo, anche dopo, nell'adolescenza.
Non mi guardavo più allo specchio e avevo paura dei bambini.
Avevo paura che mi sarebbe scattato qualcosa nella testa e che sarei diventato come il degenerato che mi aveva fatto fare giochetti e mostrato le sue cose.. Vi immaginate un dodicenne che ha diversi Disturbi Ossessivi Compulsivi e per cui ogni respiro è come soffocare?
In quel periodo avevo sempre fitte intercostali e attacchi di panico. Non respiravo più.
Avevo paura di non essere più sano, buono, umano... Semplicemente per quello che ho letto e sentito in giro.
Leggere quelle cose è stato come morire, o peggio. Pensavo di avere un tumore dormiente dentro di me.
Mi fa schifo solo a dirla quella parola.
Il disgusto è arrivato in un colpo e mi ha stroncato.
E che potevo dire ai miei? Mamma, papà, vostro figlio dodicenne non ce la fa più perché ha paura di essere come quello che gli ha fatto quelle cose strane?
E poi se ne parlo mi sento ancora sporco.
Ma non per quello strano abuso, di quello non ho colpa, ma per i pensieri orribili che ho avuto dopo.
Ringrazio che a quei tempi non conoscessi ancora il significato della parola "suicidio" come la conobbi anni dopo.
Credo che avrei fatto qualcosa di irreparabile.
Tutto per la paura irrazionale e soffocante.
Non ho mai provato del terrore più autentico.
Ma poi Satana mi ha fatto un dono, o forse è stato un caso.
Quando sono stato ricoverato in un reparto psichiatrico dopo il tentato suicidio, a 16 anni, allora dopo una settimana è arrivata una bambina.
La bambina piangeva e teneva le mani bloccate a forza dietro la schiena.
Diceva che aveva paura di impazzire e fare del male alla madre. Avrà avuto 10 anni.
Questo grave tipo di Disturbo Ossessivo Compulsivo è il più terribile e limitante, credetemi.
Ma io ho benedetto quella bambina tutta vestita di rosa e con un intero armadio nella stanza.
L'ho benedetta con il cuore.
Perchè io ero stato lei, e lei era un pò me.
Mi sono aperto con lei, e le ho detto che sarebbe andata avanti come me. Che i mostri non hanno paura di essere mostri o di ferire le persone.
Adesso quasi piango ripensando a lei.
La notte, poi, ho sentito l'OSS beffeggiarla mentre fingeva di soffocare i suoi colleghi: lì ho capito di quanto fossimo soli.
Molto soli.
Non ho potuto alzarmi dal letto, sarei stato beccato dalle telecamere e mi avrebbero dato il Valium dopo aver sfuriato come un possesso contro quel figlio di puttana.
E adesso ho paura che voi facciate come quell'infermiere di serie C e mi trattiate come un reietto.
E solo mi sento ancora adesso, certe volte.
Ho davvero paura di leggere le vostre risposte riguardo a questo.
Ma poi i mostri, quelli veri, riescono a vivere con il fatto di essere mostri, io no, e per questo mi avvelenavo d'odio e schifo verso me stesso.
Lo so, fa schifo.
Capite che la mente umana può farsi male in molti modi.
Anche nei più macabri, nel mio caso.
Spero solo che avere uno con questo passato con voi non vi faccia vomitare.
Il trauma che mi sono autoinflitto è bello che vegeto, e parlare di una cosa così orribile mi fa ancora terrore.
Questo è anche uno dei motivi per cui ho sempre dubitato nel vedere me stesso nel Satanismo. Come se fossi io il mostro.
Capisco se non mi capirete.
Quell'infermiere mi ha reso tanto diffidente.
Hail Satan!
Il bambino è sul soffitto,
raccoglie ossa per il suo altare,
le sue labbra ora son labbra di Dio, sporche di carne mai più benedetta dal respiro.
Dal cielo, eclissato dallo scuro mantello di Beel, nere croci come lacrime di fango in fiamme, piovono morte, affondano nel mare.
E sospeso tra i rami di un pino rosso due occhi di cristallo, un Demone attende, con la sua giubba rossa ad aleggiare come pelle viva nell'aria.
Il suo nome è Inanna.
Il bambino è sul soffitto,
e la sua distruzione ora partorisce sacra, antica creazione,
e sull'altare le ossa sono fili senza corpo,
fumo che poi è un petalo, poi uno stelo, ora corone di miele.
Inanna emerge come un ombra, essenza senza corpo di bellezza Divina e grazia oltre i tempi, ridendo ora la mano indistruttibile del Demone è sulla testa della sua creatura.
Sogna ancora.
Nel Nostro Nome il sogno, sincero e vivo, non è che un domani ancora nato.
Plasma, il tuo solo respiro è creazione,
Distruggi, il tuo urlo è guerra,
e la guerra è madre degli uomini giusti.
Il bambino è sul soffitto, la testa nei capelli senza peso di Inanna, l'altare è luce di brace sul fianco del buio,
e Inanna la madre che da lui fu tolta, privata della lingua e dei seni.
Il bambino è sul soffitto, creato in se stesso, mai più distrutto."
Sarò un amante dei soffitti? no.
Mi piacciono le cose non ordinarie per la mente umana.
Sconfiggere la gravità è una delle espressioni della magia. Tutto qui.
E qui parlo anche di una vittima che non è più pecora, ma letteralmente bestia.
Così dev'essere.
Un bambino abusato, se solo avesse la conoscenza giusta del giusto, sarebbe il primo a voler squarciare la gola a chi lo ha rovinato.
Ma anche io sono stato bambino, e non capisco perché in quelle situazioni sessualizzate contro di me da un tredicenne... Io sia solo rimasto confuso, e non arrabbiato. Neanche disgustato, perché non capivo molto. Certo, vivere certe cose ti da sempre la sensazione di qualcosa di sbagliato.
Il me piccolo è deludente se guardato da me stesso oggi. Beh, per sicurezza, quel ragazzino ora più che ventenne dovrà esplodere. Con l'energia si può fare tutto.
Voglio solo essere sicuro che non sia un pericolo per altri bambini. E che faccia ammalare altri di depressione e fobie come ha fatto con me.
Perchè un pedofilo comunque può lasciarti una malattia.
Nel mio caso, dopo aver letto che molti bambini abusati diventano mostri a loro volta, sono andato in depressione e ho odiato la vita e me stesso come mai mi è successo, anche dopo, nell'adolescenza.
Non mi guardavo più allo specchio e avevo paura dei bambini.
Avevo paura che mi sarebbe scattato qualcosa nella testa e che sarei diventato come il degenerato che mi aveva fatto fare giochetti e mostrato le sue cose.. Vi immaginate un dodicenne che ha diversi Disturbi Ossessivi Compulsivi e per cui ogni respiro è come soffocare?
In quel periodo avevo sempre fitte intercostali e attacchi di panico. Non respiravo più.
Avevo paura di non essere più sano, buono, umano... Semplicemente per quello che ho letto e sentito in giro.
Leggere quelle cose è stato come morire, o peggio. Pensavo di avere un tumore dormiente dentro di me.
Mi fa schifo solo a dirla quella parola.
Il disgusto è arrivato in un colpo e mi ha stroncato.
E che potevo dire ai miei? Mamma, papà, vostro figlio dodicenne non ce la fa più perché ha paura di essere come quello che gli ha fatto quelle cose strane?
E poi se ne parlo mi sento ancora sporco.
Ma non per quello strano abuso, di quello non ho colpa, ma per i pensieri orribili che ho avuto dopo.
Ringrazio che a quei tempi non conoscessi ancora il significato della parola "suicidio" come la conobbi anni dopo.
Credo che avrei fatto qualcosa di irreparabile.
Tutto per la paura irrazionale e soffocante.
Non ho mai provato del terrore più autentico.
Ma poi Satana mi ha fatto un dono, o forse è stato un caso.
Quando sono stato ricoverato in un reparto psichiatrico dopo il tentato suicidio, a 16 anni, allora dopo una settimana è arrivata una bambina.
La bambina piangeva e teneva le mani bloccate a forza dietro la schiena.
Diceva che aveva paura di impazzire e fare del male alla madre. Avrà avuto 10 anni.
Questo grave tipo di Disturbo Ossessivo Compulsivo è il più terribile e limitante, credetemi.
Ma io ho benedetto quella bambina tutta vestita di rosa e con un intero armadio nella stanza.
L'ho benedetta con il cuore.
Perchè io ero stato lei, e lei era un pò me.
Mi sono aperto con lei, e le ho detto che sarebbe andata avanti come me. Che i mostri non hanno paura di essere mostri o di ferire le persone.
Adesso quasi piango ripensando a lei.
La notte, poi, ho sentito l'OSS beffeggiarla mentre fingeva di soffocare i suoi colleghi: lì ho capito di quanto fossimo soli.
Molto soli.
Non ho potuto alzarmi dal letto, sarei stato beccato dalle telecamere e mi avrebbero dato il Valium dopo aver sfuriato come un possesso contro quel figlio di puttana.
E adesso ho paura che voi facciate come quell'infermiere di serie C e mi trattiate come un reietto.
E solo mi sento ancora adesso, certe volte.
Ho davvero paura di leggere le vostre risposte riguardo a questo.
Ma poi i mostri, quelli veri, riescono a vivere con il fatto di essere mostri, io no, e per questo mi avvelenavo d'odio e schifo verso me stesso.
Lo so, fa schifo.
Capite che la mente umana può farsi male in molti modi.
Anche nei più macabri, nel mio caso.
Spero solo che avere uno con questo passato con voi non vi faccia vomitare.
Il trauma che mi sono autoinflitto è bello che vegeto, e parlare di una cosa così orribile mi fa ancora terrore.
Questo è anche uno dei motivi per cui ho sempre dubitato nel vedere me stesso nel Satanismo. Come se fossi io il mostro.
Capisco se non mi capirete.
Quell'infermiere mi ha reso tanto diffidente.
Hail Satan!