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Mini sermone sullo sharing e sulla proprietà

Joined
Oct 31, 2018
Messages
155
Ave a tutti fratelli e sorelle satanici,
Mi permetto di scrivere proprio due righe su un problema secondo me sottovalutato ma potenzialmente molto pericoloso mano a mano che si andrà avanti in questa scellerata direzione.
Quella dello sharing (car, bike e quant'altro) ha ormai preso piede ovunque, qui in Italia come al solito le cattive idee prendono subito il sopravvento, sotto un aspetto che fa figo ma che poi si rivelerà per quello che è. E cioè la distruzione del concetto di proprietà, proprio come la matrice comunista vuole che sia.
Non mi dilungo su ciò che è la proprietà e cosa rappresenta, poichè tutti lo sanno, ma vorrei sottolineare proprio che il concetto di proprietà è uno dei bisogni e conquiste essenziali dell'individuo. Con la proprietà possiamo rivendicare dei diritti, possiamo realizzare i nostri piccoli sogni (casa, auto, moto...) dopo tante fatiche e sacrifici di una vita. Con la proprietà possiamo dare un'impronta personale a un qualsiasi bene materiale, e, cosa basilare, nessuno dico nessuno deve permettersi di sottrarcela in alcuno modo. Ne' con il ladrocinio, nè tantomeno con il pignoramento per mancato pagamento di una qualsiasi tassa su di un bene acquistato legittimamente. Questo è un punto essenziale e vorrei che tutti lo tenessero a mente, quando andranno la prossima volta a pagare delle tasse per un qualcosa che ci appartiene. Bisogan svegliarsi da questo dannato incubo indotto dalla matrice ebraico-musulmana-cristiana.
Dopo questo preambolo, eccoci al famoso e famigerato sharing.
L'obiettivo sottile di questa tendenza, è far si che, magari i meno abbienti, non facciano programmi di risparmio a lungo termine, per poi magari comprarsi un'auto, perchè tanto c'è l'auto in sharing. E così via dicendo, per qualsiasi cosa che sia abbordabile in maniera facile e senza doversi sbattere e impegnare per ottenere qualcosa e mantenerlo. Risultato, una massa di dementi che se la menano perchè possono fare sharing. Poi però se qualcuno fa sharing con il proprio partener, magari si incazzano pure. Ipocriti...
Quindi, oltre ad avere un importante massa di persone a casa senza lavoro perchè la concessionaria probabilmente ha chiuso i battenti (a cosa serviranno poi le concessionarie?), abbiamo anche una massa di gente che sta letteralmente dando il via, partecipando attivamente, a una società che vedrà ben presto la scomparsa del concetto di proprietà. Attenzione, è un meccanismo sottile, che però ci porterà a non avere più nemmeno un qualcosa di nostro, e che ci potrà essere revocato e confiscato in ogni momento.
Mi raccomando, fatelo vostro questo scritto, divulgatelo a modo vostro e cerchiamo di svegliare chi sta ancora dormendo, per il bene di una società intelligente e razionale, che non sia in preda a mode e a dettami del padrone dei pupazzi.
 
At The Gates Of Satan said:
Ave a tutti fratelli e sorelle satanici,
Mi permetto di scrivere proprio due righe su un problema secondo me sottovalutato ma potenzialmente molto pericoloso mano a mano che si andrà avanti in questa scellerata direzione.
Quella dello sharing (car, bike e quant'altro) ha ormai preso piede ovunque, qui in Italia come al solito le cattive idee prendono subito il sopravvento, sotto un aspetto che fa figo ma che poi si rivelerà per quello che è. E cioè la distruzione del concetto di proprietà, proprio come la matrice comunista vuole che sia.
Non mi dilungo su ciò che è la proprietà e cosa rappresenta, poichè tutti lo sanno, ma vorrei sottolineare proprio che il concetto di proprietà è uno dei bisogni e conquiste essenziali dell'individuo. Con la proprietà possiamo rivendicare dei diritti, possiamo realizzare i nostri piccoli sogni (casa, auto, moto...) dopo tante fatiche e sacrifici di una vita. Con la proprietà possiamo dare un'impronta personale a un qualsiasi bene materiale, e, cosa basilare, nessuno dico nessuno deve permettersi di sottrarcela in alcuno modo. Ne' con il ladrocinio, nè tantomeno con il pignoramento per mancato pagamento di una qualsiasi tassa su di un bene acquistato legittimamente. Questo è un punto essenziale e vorrei che tutti lo tenessero a mente, quando andranno la prossima volta a pagare delle tasse per un qualcosa che ci appartiene. Bisogan svegliarsi da questo dannato incubo indotto dalla matrice ebraico-musulmana-cristiana.
Dopo questo preambolo, eccoci al famoso e famigerato sharing.
L'obiettivo sottile di questa tendenza, è far si che, magari i meno abbienti, non facciano programmi di risparmio a lungo termine, per poi magari comprarsi un'auto, perchè tanto c'è l'auto in sharing. E così via dicendo, per qualsiasi cosa che sia abbordabile in maniera facile e senza doversi sbattere e impegnare per ottenere qualcosa e mantenerlo. Risultato, una massa di dementi che se la menano perchè possono fare sharing. Poi però se qualcuno fa sharing con il proprio partener, magari si incazzano pure. Ipocriti...
Quindi, oltre ad avere un importante massa di persone a casa senza lavoro perchè la concessionaria probabilmente ha chiuso i battenti (a cosa serviranno poi le concessionarie?), abbiamo anche una massa di gente che sta letteralmente dando il via, partecipando attivamente, a una società che vedrà ben presto la scomparsa del concetto di proprietà. Attenzione, è un meccanismo sottile, che però ci porterà a non avere più nemmeno un qualcosa di nostro, e che ci potrà essere revocato e confiscato in ogni momento.
Mi raccomando, fatelo vostro questo scritto, divulgatelo a modo vostro e cerchiamo di svegliare chi sta ancora dormendo, per il bene di una società intelligente e razionale, che non sia in preda a mode e a dettami del padrone dei pupazzi.

Sono d'accordo.
E sono certo che l'Italia sia uno dei paesi obiettivo per il comunismo. Peccato... ci sono i nostri RTR anche in Italia a fermarli.
Aggiungo anche che questo mette ulteriormente il potere in mano a poche multinazionali dello sharing, invece che a piccoli/medi proprietari di aziende di vendita e manutenzione di auto, bici... poi ci saranno abiti, case in sharing...
 
La cosa migliore, in aggiunta agli RTR, è il non aderire a questa malsana moda dello sharing. Inoltre, ad avere un qualcosa di proprietà, non è mica svantaggioso. Anzi. Quando ero ragazzo io, se non potevo permettermi la macchina, semplicemente facevo in maniera differente, cominciavo a mettermi via i soldi e nel frattempo usavo la bici. Ci vuole pazienza e determinazione. Con lo sharing, sembra di avere dei vantaggi, ma presto poi il conto lo pagheremo tutti insieme. Mi raccomando fate attenzione a non cadere in queste trappole. Questo sistema marcio va smantellato dal basso, facendo informazione e mostrando il perchè alcune cose sebbene siano allettanti, sono contro lo sviluppo di una società sana e florida. La prossima volta che andrete a pagare il bollo auto, chiedetevi se è giusto pagare per un bene che si è acquistato con il nostro sudore. Chiedetevi perchè dovete farlo. E se avete p.iva, chiedetevi perchè dovete sborsare tutto quel denaro. Poi quando nella bibbia leggerete della decima, (o addirittura del 20%) beh, 1+1 fa 2.
 
Sicuramente tutto il sistema per come è impostato sa tanto di comunismo ma credo possa anche essere una semplice conseguenza della situazione attuale economica. Mica tutti possono permettersi un'auto o una casa, e nemmeno tutti possono andare a lavoro in bici..

Però come ho detto rende davvero l'idea di comunismo e come dite voi potrebbe essere spinto e abusato per preparare mentalmente i Gentili, cosa che non mi stupirebbe affatto.
 
Faccio una domanda qui per evitare di aprire un post (visto che il tema è lo stesso).
Se lo statto proponesse la creazione di cooperative per coltivare il terreno in colto (basta andare fuori città di un paio di km e vedere che ci sono ettari ed ettari di terra inutilizzati mentre si parla che in italia non si produce abbastanza si X) e che queste cooperative fossero, appunto un luogo in cui i contadini cooperano per il benessere comune (passandosi i trattori e altri mezzi pesanti troppo onerosi per essere comprati da ognuno, come si faceva hai tempi dei nostri genitori/nonni) è considerato nazionalsocialismo o comunismo? Per me il primo perchè si mettono a lavoro forze che sarebbero rimaste inutilizzate, dando lavoro e favorendo la cooperazione tra le persone.
 
Zammel said:
Faccio una domanda qui per evitare di aprire un post (visto che il tema è lo stesso).
Se lo statto proponesse la creazione di cooperative per coltivare il terreno in colto (basta andare fuori città di un paio di km e vedere che ci sono ettari ed ettari di terra inutilizzati mentre si parla che in italia non si produce abbastanza si X) e che queste cooperative fossero, appunto un luogo in cui i contadini cooperano per il benessere comune (passandosi i trattori e altri mezzi pesanti troppo onerosi per essere comprati da ognuno, come si faceva hai tempi dei nostri genitori/nonni) è considerato nazionalsocialismo o comunismo? Per me il primo perchè si mettono a lavoro forze che sarebbero rimaste inutilizzate, dando lavoro e favorendo la cooperazione tra le persone.

Riflettendoci, se i terreni ed i mezzi agricoli appartengono allo Stato, di fatto il contadino non possiede nulla e lavora come schiavo. E mezzi e terreni possono venirgli tolti in qualsiasi momento. Poi dipenderebbe molto da chi governa...
Se il denaro speso per l'acquisto dei mezzi venisse invece dato ai contadini sotto forma di sussidi (credo Hitler lo abbia fatto per sostenerli) in modo che possano acquistare dei mezzi e dei terreni, ed il mercato regolamentato per garantire loro un reddito giusto e non fare la fame, questo darebbe loro maggior potere e non potrebbero essere facilmente sostituiti da manodopera a basso costo di immigrati. Inoltre potrebbero organizzarsi in cooperative locali per ottimizzare l'uso dei loro mezzi e ridurre i costi, che essendo loro, difficilmente potrebbero venirgli tolti.
Avrebbero un potere ed un futuro molto più concreto di un goyim che lavora per una multinazionale ebraica, e vive con il bike/car sharing, ed ha una casa in affitto che potrebbe perdere in un soffio rimanendo senza nulla.

Tornando al tema principale osservo anche che lo "sharing" in generale crea competizione e stress, e lotta fra Gentili. Se la bici/auto in sharing non é disponibile? Uno rimane a piedi. Quindi l'esistenza è maggiormente volatile ed insicura sotto certi aspetti.
Se invece ha qualcosa di tuo, anche se poco, hai maggiori garanzie.

Questa per lo meno è la mia idea.
 
Intendevo appunto in modo nazionalsocialista, il terreno e della cooperativa (i contadini) che lo lavorano insieme se pero fanno cose contrarie alle stato gli dev'essere tolto perché viene prima il benessere comune. ( capire il nazionalismo dice cosi, beni privati ma usati bene,specie per il bene comune ). Sai camerata, la cosa curiosa e che quando ho iniziato a studiare economia ho iniziato ad avere idee come queste. Per me il popolo dev'essere felice
, dev'essere gioioso perché è anche questa la gioia del nazionalismo (e di Satana). Forse è perché nella vita ero una SS (ho chiesto al padre e mi ha risposto si,oltre al fatto che avevo qualche sospetto quando ho fatto mente locale e da piccolo stravedevo per la Germania e le SS).
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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